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Dal 1 gennaio 2022 è obbligatorio redigere il Manuale di Conservazione anche se il servizio di conservazione è affidato a un fornitore esterno
Dal 1° gennaio 2022 tutte le aziende e gli Enti Pubblici devono
redigere e conservare il proprio Manuale di Conservazione ed inoltre si
dovranno formalizzare una serie di aspetti Organizzativi e Procedurali.
Questo è previsto dalle Linee guida AgID sulla formazione,
gestione e conservazione dei documenti informatici, ciascun soggetto è
tenuto a redigere e conservare in sola modalità digitale il Manuale
di Conservazione.
Il Manuale della conservazione
Il Manuale della conservazione è un documento informatico
obbligatorio, in cui sono esplicate le procedure necessarie alle varie fasi
del processo di gestione della documentazione digitale a norma: creazione,
versamento, archiviazione e distribuzione.
Il Manuale regola la vita del documento informatico dal
momento in cui viene creato a quando viene archiviato e reso disponibile
tramite strumenti informatici. Ciò comporta due distinti stadi del documento
digitale:
- il primo che va della sua creazione al momento del
conferimento;
- il secondo fa riferimento al processo di archiviazione e
trasmissione.
Si desumono quindi due distinti profili di responsabilità del
responsabile della conservazione inerenti al ciclo di conservazione
sostitutiva:
- responsabilità di generazione, legata alle fasi di
creazione e versamento, che mira a garantire l’autenticità e la validità legale
del documento fino al momento di trasferimento all’archivio digitale;
- responsabilità di trattamento (conservazione), legata alle
fasi di archiviazione e distribuzione, che mira a garantire l’autenticità,
l’integrità, l’affidabilità, la leggibilità e la consultabilità dei documenti
digitali presenti dentro l’archivio digitale nel tempo.
È importante sottolineare che - di queste due tipologie di
responsabilità - solo la seconda è delegabile a terzi da parte delle
Aziende. Viceversa, la responsabilità di generazione è sempre di competenza
dell’azienda (o Ente) produttrice dei documenti, vera “titolare dei documenti”.
Se un’azienda, quindi, decide di occuparsi in proprio
dell’intero ciclo di gestione della documentazione deve avere un unico
responsabile della conservazione, responsabile sia della generazione che del
trattamento dei documenti digitali.
In caso di affidamento a terzi del sistema di conservazione
sostitutiva, invece, l’azienda deve avere due distinti responsabili della
conservazione: un “titolare” e un “delegato”.
Ciascuno di essi è titolare di responsabilità differenti e
provvede a redigere il manuale che è afferente alle fasi di propria competenza.
Responsabilità di Generazione
Responsabilità di Conservazione
Riguarda le fasi di Creazione e Versamento del Documento Digitale
Riguarda le fasi di Archiviazione e Distribuzione del Documento
Non può essere Delegata a soggetti Terzi in quanto riguarda la Creazione del Documento
Può essere Delegata a Terzi
Necessita di un proprio Manuale redatto da un Responsabile Interno all’Azienda/Ente
Può essere gestita tramite il Manuale redatto dal Responsabile Interno o da quello redatto dal Delegato Responsabile della Conservazione
È legata alla Titolarità dei Documenti Digitali
È legata alla Titolarità del Sistema di Conservazione Sostitutiva
Il responsabile della conservazione “Titolare”
Una cosa importante da dire sul responsabile della
conservazione “titolare” è che egli deve essere sempre una persona fisica
interna all’azienda/ente titolare del documento. Nelle aziende si tratta normalmente
di un addetto specializzato, un manager o del titolare mentre nelle Pubbliche
Amministrazioni tale ruolo può essere ricoperto solo da un dirigente, un
funzionario o dal responsabile della gestione documentale.
Il responsabile della conservazione ha il compito di vigilare
sull’intero sistema di gestione documentale digitale per conto dell’azienda
titolare dei documenti oggetto di conservazione digitale.
In particolar modo, egli deve redigere il manuale inerente
alle fasi di generazione e versamento dei documenti digitali, secondo quanto
imposto dalle normative, e verificare la corretta applicazione dello stesso, ad
esempio controllando la corretta creazione dei documenti e prendendo visione
dei rapporti di versamento al sistema di conservazione sostitutiva.
Deve inoltre supervisionare anche l’attività del responsabile
della conservazione “delegato” e coordinarsi con quest’ultimo e con tutti gli
altri responsabili coinvolti nei processi documentali, come ad esempio il DPO
nel caso in cui i documenti contengano dati personali sensibili.
I Compiti del Responsabile
della Conservazione "Titolare".
Redazione del Manuale di Conservazione
Fase di Creazione - Fase di Versamento
Supervisione
Fase di Creazione - Fase di Versamento - Operato del Delegato
Coordinamento
Responsabile della Conservazione “Delegato” - Altri Responsabili Aziendali
Il responsabile della conservazione “Delegato”
Il responsabile della conservazione “delegato”, diversamente
da quanto previsto per quello “titolare”, non è necessariamente interno
all’azienda e può essere sia una persona fisica che una persona giuridica.
È bene ricordare che la parte delegabile del processo di
digitalizzazione documentale riguarda la sola conservazione sostitutiva, che
comporta un lavoro gravoso, in quanto frutto della combinazione competenze
legate alle Infrastrutture Informatiche (sia hardware che software) e
all’operatività gestionale/burocratica. Egli, ha l’obbligo di garantire un
sistema di archiviazione funzionale, sicuro e stabile che permetta la fruizione
dei documenti digitali, secondo le tempistiche previste dalle normative e dai
regolamenti dell’AgID, in armonia con quanto stabilito dall’art. 2220 c.c. in
tema di obblighi di conservazione dei documenti.
In particolare, deve redigere il manuale inerente alle fasi
di archiviazione e trasmissione dei documenti digitali e supervisionare alla
corretta applicazione dello stesso sia dal punto di vista procedurale che di
infrastrutture informatiche.
Deve inoltre creare un’infrastruttura proficiente e garantire
la sicurezza dell’intero sistema, provvedendo all’aggiornamento, implementazione,
manutenzione e monitoraggio di ogni componente hardware, software e
procedurale. Il tutto al fine di prevenire il deperimento, la distruzione, lo smarrimento
e il furto dei documenti conservati.
Infine, deve adempiere a tutti gli obblighi burocratici, pubblicistici
e di esibizione stabiliti dalla legge circa la gestione documentale.
I Compiti del Responsabile
della Conservazione "Delegato"
Redazione del Manuale di Conservazione
Fase di Archiviazione - Fase di Trasferimento
Creazione del Sistema Tecnologico
Infrastrutture Hardware e Software - Procedure
Supervisione al Corretto Funzionamento
Infrastrutture - Processi - Sicurezza
Adempimenti Burocratici
Esibizione a Pubblico Ufficiale - Trasferimento Documenti a Enti
La
conservazione sostitutiva rappresenta un’importante fonte di vantaggio per ogni azienda
perché permette sia la diminuzione dei costi relativi alle spese di
archiviazione (locali, mobili, cartoleria, etc.) che il risparmio di tempo ed
energia grazie a una gestione più sicura e rapida della documentazione
aziendale.
Per
potersi giovare di questo vantaggio, però, è importante scegliere il giusto
sistema di conservazione sostitutiva, che consenta di sgravare l’azienda della
complessa gestione tecnica e informatica garantendole la giusta tutela legale.
Un’accortezza
da seguire consiste nella scelta di un sistema che provveda sia alla fornitura del
servizio di conservazione che alla formazione del responsabile della
conservazione “titolare” e lo supporti nella generazione del Manuale della
conservazione di sua competenza.